La divinazione con le carte e i metodi dei Tarocchi

La divinazione con le carte: i tarocchi e le sibille.

La cartomanzia comprende vari sistemi di divinazione attraverso le carte comuni da gioco come le Sibille e i Tarocchi. Il primo esempio accertato di cartomanzia è stato quello di Alliette, secondo alcuni parrucchiere di professione, il quale nel 1770 pubblicò un trattato sul modo di fare le carte a scopo divinatorio. Ad Alliette si deve la leggenda della diffusione della Cartomanzia indicandone l'origine orientale. L'esempio dell'Alliette fu presto seguito in Francia.

Una delle teorie che ruotano intorno alla cartomanzia è quella secondo cui le carte furono concepite all'epoca dei Faraoni. Il numero delle carte esistenti allora era 17 ed erano disegnate sulla pietra o sul segno. Quando i Romani conquistarono l'Egitto portarono le carte a Roma… come una particolarità della cultura Egizia. Dopo il declino dell'Impero Romano le carte andarono come perse ed il loro studio scomparve. Di nuovo si riprese a parlare di Tarocchi nel Medioevo.

La teoria intorno alle carte zingare è altrettanto interessante, il loro sviluppo è parallelo a quello dei Tarocchi. Dall'Egitto si diffusero in Europa e successivamente in Asia. I Tarocchi erano diffusi tra i nobili e le carte zingare tra il popolo, per questo motivo sulle carte zingare, che sono molto simili alle Sibille italiane, non ci sono segni che indicano lo zodiaco e le scienza occulte.

La cartomanzia non è una scienza esatta, può però essere un aiuto valido e concreto. Bisogna sapere che le carte sono solo uno strumento divinatorio da utilizzare per aiutarci ad imboccare la strada giusta, per capire di chi fidarci e di chi no o anche per valutare eventi accaduti in passato; è però importante lasciare delle incertezze sul responso e non considerarlo invece come certezza, dal momento che ognuno di noi è l'artefice del proprio destino. Il destino si compie unendo tutti i comportamenti e tutte le azioni che giorno per giorno compiamo.

Sappiate e ricordate sempre che una brava cartomante dotata di particolare sensibilità è in grado di utilizzare il suo sapere per interpretare al meglio le carte, ma non considera le carte come "sostituto" delle vostre azioni.

Il metodo degli zingari

Nell’immaginario collettivo i Tarocchi sono sempre associati agli zingari, tuttavia le origini di questo connubio non sono ancora molto chiare. E’ certo che era usanza degli zingari guadagnarsi da vivere prevedendo il futuro, una pratica antichissima, anche se in effetti i tarocchi non erano altro che uno dei tanti metodi di divinazione utilizzato da questo popolo. E’ solo nell’Ottocento che si ha traccia documentata del legame indissolubile che si venne a creare tra zingari e tarocchi.

Secondo gli occultisti gli zingari custodivano da sempre un sapere antico, di cui loro non erano consapevoli. Studi seguenti hanno confermato e rafforzato questa teoria, creando nell’immaginario collettivo l’associazione tra zingari e tarocchi. Il metodo di lettura che andremo ad analizzare è proprio il metodo degli zingari, utilizzato per predire il futuro e che ancora oggi esercitato dal popolo zingaro.

Per iniziare questo Gioco è necessario separare gli Arcani Maggiori dagli Arcani Minori. Il metodo prevede di mescolare il mazzo diversamente da altri giochi, e accantona in un primo momento gli Arcani Maggiori. Il procedimento prevede:

  • prendere il mazzo degli Arcani Minori e sparpagliare le carte scoperte sul tavolo, così da far vedere le figure, poi ricomporre il mazzo ed alzarlo oppure far alzare al consultante con la mano non dominante (la sinistra se si è destri, la destra se si è mancini), successivamente ricomporre nuovamente il mazzo.
  • si procede prendendo le prime 20 carte dal mazzo ricomposto, questa volta coperte, si crea un mazzetto e si unisce a quello degli Arcani Maggiori che era stato separato all'inizio. Si possono mettere da parte i 36 Arcani Minori poiché non verranno utilizzati.

Il nuovo mazzo di carte è quindi composto quindi dai 22 Arcani maggiori e dai 20 Minori, in totale 42 carte.

Adesso si procede mescolando le carte correttamente e facendo tagliare il mazzo dal consultante per poi ricomporlo. Disporre poi le 42 carte in 6 file da 7 Lame ciascuna: ogni fila rappresenta una situazione ben precisa:

  1. La prima fila rappresenta le influenze passate, gli eventi determinanti nella vita del consultante.
  2. La seconda fila indica le influenze presenti, gli avvenimenti attuali e le emozioni.
  3. La terza fila indica le influenze esterne, i fatti su cui il consultante non può intervenire.
  4. La quarta fila indica le influenze future, gli eventi che stanno per accadere e che incideranno nella vita del consultante.
  5. La quinta fila rappresenta le potenzialità future, ciò che potrà essere secondo la volontà del consultante.
  6. La sesta fila rappresenta le conclusioni, gli eventi e le circostanze che costituiranno il futuro del consultante.

Il Metodo di Papus

Il Metodo di Papus per la lettura dei Tarocchi risale al 1909, per cui non sono tanto antichi come gli altri tipi di lettura dei Tarocchi. I Tarocchi Papus sono anche conosciuti come Tarocchi della Bohémien, e furono creati dal dottore Gerard Encausse che firmava i suoi scritti riguardo il settore dell’occultismo con lo pseudonimo di “Papus”. I tarocchi poi furono chiamati così proprio dal suo nome.

Il dottore Gerard Encausse, nonostante fosse considerato un buon medico, preferì abbandonare la medicina per dedicarsi pienamente all’occultismo. Il medico, dopo aver parlato abbondantemente dell’origine egiziana dei Tarocchi, passò alla pubblicazione di un libro titolato “I Tarocchi della Bohémien“.

Nel libro sono descritti i procedimenti dei Tarocchi Papus, inoltre è considerato il miglior libro della disciplina occultista. A disegnare i Tarocchi papus fu proprio Gabriel Gourdinat, che trasse poi dallo stesso libro “I Tarocchi della Bohémien”.

Gli Arcani maggiori dei Tarocchi Papus sono stati molto influenzati dai Tarocchi Falconier, mentre invece gli Arcani Minori Risentono dell’influenza dell’Eteilla. Per questo motivo si può confermare che alla base di tutti i Tarocchi oggi esistenti ci sono i Tarocchi Papus.

Il Metodo di lettura dei Tarocchi Papus non è complesso, ed è facile da imparare e da utilizzare. Per cominciare è opportuno sapere che si utilizzano sia gli Arcani Maggiori sia gli Arcani Minori, tenendo però i due mazzi separati. Ancor prima di cominciare il gioco è opportuno stabilire se la lettura delle carte dei tarocchi dovrà dare una risposta riguardo un problema sentimentale oppure una questione familiare, o magari di lavoro o ancora sulla salute.

Subito dopo si chiederà al consultante di scegliere tre le carte dei 22 Arcani Maggiori, disporre poi le carte a triangolo seguendo lo schema dei numeri romani. Procedere poi con un’altra scelta: il consultante dovrà scegliere altre quattro carte dal mazzo degli Arcani Minori e disporle poi nei quattro punti cardinali contraddistinti dai numeri arabi.

Leggere le carte con il Metodo di Papus è semplice perché lo schema è anche molto facile e presto ne prenderete padronanza.

Ecco i significati dei primi tre Arcani Maggiori:

  1. indica la situazione presente come è esattamente
  2. indica lo sviluppo della situazione
  3. indica la conclusione della questione

Per quanto riguarda Arcani Minori, anche se hanno il loro significato, non forniranno altri particolari ma potrebbero dare ulteriori spunti per consentire di approfondire il problema.